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Progetto archeologico della Fondazione Neuromed con Cester Impresa srl Camerelle-Pozzilli-Molise

Il desiderio di conoscere per poi valorizzare le numerose testimonianze archeologiche dell’area comunale di Pozzilli denominata “Camerelle”, si deve all’entusiasmo e all’amore per il territorio Molisano della Fondazione Neuromed che ha sostenuto e dato vita a uno specifico progetto.

Dopo alcuni scavi preliminari condotti dalla Soprintendenza Archeologica del Molise, la Fondazione ha richiesto e ottenuto dal Mic la Concessione per procedere a nuove indagini, anche mediante scavi estensivi.

Per queste attività è stata chiesta la collaborazione del Cester Impresa srl Spin off dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” che ha firmato, con la Fondazione Neuromed, nel dicembre 2016, uno specifico accordo-quadro.

Le indagini sul campo, iniziate il 20 giugno 2017, hanno seguito due filoni paralleli: lo scavo archeologico e le relazioni che le singole preesistenze che man mano venivano alla luce nel corso dello scavo, avevano stabilito con altre presenze coeve i cui resti, non sempre visibili, sono comunque conosciuti, documentati bibliograficamente e sparsi nel territorio circostante.

Per questo un ringraziamento sentito va alla Soprintendenza Archeologica del Molise che ha messo a disposizione dell’Università un patrimonio di documenti bibliografici prezioso.

Il progetto

l terreno sul quale occorreva intervenire con le nuove indagini archeologiche presentava diverse difficoltà. Intanto si trattava di un’area sulla quale già dal XV secolo era stata costruita una grande masseria che, in tempi relativamente più recenti, è stata ulteriormente riadattata, restaurata e fornita di servizi che hanno richiesto vari interventi e sterri per l’istallazione di impianti e servizi. Altri scavi erano stati effettuati dalla Soprintendenza archeologica negli anni precedenti che si erano in parte arrestati alla quota degli scassi per i servizi permettendo cosi di avere traccia delle diverse fasi di frequentazioni precedenti l’età tardoantica.

Il territorio

La Media Valle del Volturno si apre lungo la dorsale dell’Appennino Centrale, circondata dai Monti della Meta e dalla catena del Matese, attraversata dal Fiume Volturno. Si tratta di un territorio generoso che tocca i confini con il Lazio e la Campania, una posizione tanto favorevole al suo sviluppo, raggiungibile fin dai tempi più antichi dal fiume navigabile, da importanti tracciati viari e lunghi tratturi legati alla transumanza. Un luogo suggestivo, ricco di storia, e decantato fin dall’età romana, toccato da eventi e trasformazioni interessanti dai tempi più antichi fino all’età contemporanea.

In evidenza

La campagna di scavo

Il progetto, redatto dall’Università, ha avuto diversi obiettivi: la revisione delle indagini precedenti, effettuare un nuovo scavo, creare un cantiere scuola internazionale…

Lo studio delle fonti

Alla base del lavoro di ricerca archeologica c’è lo studio delle teti antichi. È un lavoro lungo e impegnativo. In questa pagine è possibile consultare la prima parte di questo lavoro.

Valorizzazione

Il progetto di valorizzazione dell’area di Camerelle, le realtà museali e le aree archeologiche della Valle del Venafro

La mappatura dei resti

Nella mappa è possibile consultare i punti di interesse che sono stati inseriti in questa prima fase di studio del territorio, e che sono il risultato dalla geo-referenziazione delle informazioni provenienti dallo studio bibliografico e dallo studio dal fotografie aeree.